(di Alessia Cerantola per Internazionale)
Il 25 settembre Shigemi Kashiwabara è stato rieletto sindaco di Kaminoseki, nella prefettura di Yamaguchi, dov’è in costruzione una centrale nucleare. Kashiwabara, favorevole alla centrale, ha battuto il candidato antinuclearista Sado Yamato. La realizzazione della nuova centrale, decisa nel 1982 e già avviata, ha dominato la prima campagna elettorale in una città candidata a ospitare un impianto nucleare dopo l’incidente di Fukushima. Secondo le previsioni, il primo reattore sarebbe dovuto entrare in funzione nel giugno del 2012 e raggiungere la piena attività nel marzo del 2018. Ma l’incidente di Fukushima ha bloccato i piani e il sindaco Kashiwabara ha rimandato al governo centrale ogni decisione. Gli indennizzi che la società elettrica Chugoku, che finora ha versato al comune 4,5 miliardi di yen, continuerebbe a pagare, infatti, garantirebbero alla città entrate fondamentali. Ma la città non può basare il suo futuro sulla presenza di una centrale, scrive il Tokyo Shimbun: “A Kaminoseki c’è chi lavora a un progetto per garantire la completa indipendenza energetica alla città attraverso i pannelli solari. È questo il genere di iniziative che il sindaco dovrebbe appoggiare”.